Moda, i trend marketing che devi conoscere
- Marketing
Moda e Marketing vanno da sempre a braccetto.
Noi italiani, famosi in tutto il mondo per il settore abbigliamento, lo sappiamo bene!
La riprova l’abbiamo ogni giorno sui social media più comuni, come Instagram, TikTok e Pinterest, navigati da utenti di ogni età, che si soffermano su post di stilisti, caroselli fotografici che immortalano sfilate di moda e reel mirati al settore moda. Queste piattaforme sono diventate il palcoscenico ideale per brand e influencer, che collaborano per promuovere nuove collezioni e tendenze.
Il connubio tra moda e marketing non solo alimenta l’interesse globale per il settore, ma influenza direttamente le scelte di acquisto di milioni di consumatori.
Ritrovandoci alle porte del Fashion Day, vogliamo dare voce ai trend di marketing vincenti collegati al settore moda. Così da dare qualche spunto interessante, agli interessati all’argomento.
Moda e marketing: qualche accenno storico
La connessione tra moda e marketing ha radici profonde nella storia. A partire dal periodo di Luigi XIV di Francia, noto come il “Re Sole“, si comincia a notare un momento cruciale nella cristallizzazione della moda come industria e come strumento di comunicazione sociale.
Durante il regno di Luigi XIV nel XVII secolo, la corte di Versailles non era solamente un centro di potere politico, ma anche il fulcro della moda europea. Gli aristocratici erano obbligati a risiedere a Versailles, dove dovevano competere tra loro non solo per favori politici ma anche per mostrare il proprio status attraverso l’abbigliamento lussuoso e impeccabile.
Questo meccanismo ha contribuito a trasformare la moda da semplice necessità pratica a uno strumento di distinzione sociale e di comunicazione visiva. I figurini di moda (disegni dettagliati che rappresentavano i vestiti alla moda dell’epoca) divennero strumenti cruciali per diffondere le tendenze e stabilire norme di comportamento e di abbigliamento.
I figurini diventarono strumenti di “marketing” per i designer e i sarti dell’epoca, che potevano mostrare le loro creazioni a una vasta audience di potenziali clienti, influenzando così le decisioni di acquisto e promuovendo nuove tendenze.
Questa pratica continuò ad evolversi nel corso dei secoli successivi, influenzata dalla rivoluzione industriale.
Nel XX secolo, le riviste specializzate divennero piattaforme cruciali per la pubblicità di moda, mentre negli anni recenti, internet e i social media hanno rivoluzionato il modo in cui i brand raggiungono il loro pubblico, trasformando questa specifica industria in un fenomeno globale e accessibile a tutti.
Marketing di moda: torniamo alle tattiche attuali
Ad oggi, a parlare e diffondere le bellezze appartenenti al mondo della moda, sono siti web/e-commerce e profili social.
Con l’arrivo di internet nelle case delle persone, tutto è a portata di click. Anche lo shopping!
Se un tempo, a corte, ci si ritrovava a sfogliare fogli di carta con dei figurini dipinti sopra, ad oggi è facile adagiarsi su un divano, impugnare il proprio smartphone e partire alla ricerca del capo preferito.
Ci si imbatte, quindi, nel così detto fashion marketing.
Chi opera nel settore moda, che sia appartenente al fast fashion o alla categoria lusso, è ormai capace di creare una sinergia vincente tra realtà fisica e realtà virtuale, offrendo esperienze d’acquisto sempre più avanguardistiche al proprio pubblico di riferimento.
Tra le tattiche più utilizzate vi sono sicuramente i siti web, con una sezione acquisti (shop), descrizioni dei capi e, a volte, anche blog dedicato agli utenti più curiosi. Seguono poi i profili social, perfetti per fare community management e coinvolgere il pubblico.
Di queste strategie e molto altro, parleremo nei prossimi paragrafi.
Siti web per fare Fashion Marketing
Nei siti web, il brand di moda ha la possibilità di vendere direttamente i prodotti al consumatore finale, bypassando intermediari come negozi fisici o distributori. Questo modello di vendita online consente ai brand di raggiungere una vasta audience globale, superando le barriere geografiche e aprendo nuovi mercati.
Attraverso le sezioni dedicate agli acquisti (shop), i siti web mostrano in modo dettagliato i capi di abbigliamento, le scarpe e gli accessori che compongono le collezioni del brand. Le immagini ad alta risoluzione, le descrizioni dettagliate dei prodotti e le opzioni di zoom consentono ai potenziali clienti di esaminare i dettagli e fare scelte informate prima di acquistare.
In questo caso, attraverso servizi SEO (Search Engine Optimization), campagne di advertising online, e-mail marketing e social media integration, i brand possono aumentare la visibilità del proprio sito web e attrarre traffico qualificato.
Infine, molte aziende di moda offrono servizi come il click-and-collect (acquisto online e ritiro in negozio) o la possibilità di restituire gli acquisti fatti online in negozio, creando un’esperienza di acquisto fluida e omni-canale per i consumatori.
Social network per fare Fashion Marketing
I social network offrono ai brand di moda delle piattaforme interattive e personalizzabili per connettersi direttamente con i consumatori.
Instagram, ad esempio, è diventato il principale canale per il fashion marketing grazie alla sua natura visuale. Qui è possibile condividere foto e video di collezioni e sfilate di moda. Come contenuti video, invece, possono essere condivisi filmati del dietro le quinte o collaborazioni con influencer.
Non possiamo non citare anche TikTok, che ha rapidamente guadagnato popolarità nel settore della moda grazie alla sua capacità di creare contenuti virali e trend. I brand di moda utilizzano TikTok per mostrare le collezioni in modo creativo, collaborare con creatori di contenuti influenti e partecipare a sfide di moda.
Tutte tattiche che hanno il medesimo fine: aumentano l’engagement e la visibilità del marchio.
Vi è poi Pinterest, una piattaforma ideale per il fashion marketing grazie alla sua funzione di ricerca avanzata. Le varie aziende di moda possono creare “bacheche” (boards) tematiche che mostrano i loro prodotti in vari contesti e stili di vita, ispirando gli utenti e guidandoli verso acquisti potenziali.
Infine, LinkedIn, viene utilizzato dai brand per connettersi con professionisti del settore, condividere notizie aziendali e opportunità di carriera.
Fashion Marketing e tattiche offline
Eventi e sfilate di moda sono, a prescindere dalla potenza del web, strumenti potenti del marketing offline di settore.
Le sfilate non sono solo occasioni per mostrare le nuove collezioni, ma veri e propri spettacoli che influenzano tendenze e percezioni del marchio. Gli eventi esclusivi, come le inaugurazioni di negozi, le presentazioni di capsule collection o le collaborazioni con celebrità, creano buzz e attraggono media e influencer, amplificando l’attenzione attorno al marchio.
I pop-up store sono un’altra tattica offline importante per il fashion marketing. I pop-up store sono negozi temporanei, perfetti per interagire direttamente con i consumatori, creando un ambiente immersivo originale. Questi negozi vengono usati spesso per testare nuovi mercati, generare hype intorno a una collezione limitata o lanciare prodotti in modo esclusivo.
Il visual merchandising nei punti vendita fisici è cruciale per catturare l’attenzione dei clienti e guidarli attraverso un percorso di acquisto piacevole e coerente. L’allestimento delle vetrine e degli spazi interni non solo mostra i prodotti in modo attraente, ma comunica anche lo stile e l’identità del brand attraverso l’uso di colori, materiali e disposizione degli articoli.
Importanti anche le pubblicazioni di moda tradizionali, come riviste e giornali specializzati. Le inserzioni pubblicitarie e le editoriali non solo presentano i prodotti, ma raccontano storie visive che evocano emozioni e aspirazioni nel pubblico.
Trend di moda 2024: tattiche da usare online e offline
Se operi nel settore della moda o semplicemente se sei un appassionato del settore, sarai sicuramente felice di sapere che abbiamo raccolto per te i migliori trend del momento.
Dall’eleganza sostenibile fino ai creator UCG, facciamo una panoramica generale delle tattiche più amate dai brand di moda, da usare sia in rete che fuori casa.
Moda sostenibile e l’eleganza del rispetto ambientale
La moda sostenibile o sustainable fashion dà un contributo importante per la difesa dell’ambiente e della società in tutte le sue fasi, dalla concezione fino allo smaltimento, passando per la produzione, la distribuzione e la vendita.
In cosa consiste la moda sostenibile? Nell’utilizzo di materie prime sempre meno inquinanti ( es: fibre sintetiche o riciclate) per ridurre al minimo l’inquinamento.
Oltre ad essere una decisione etica positiva, benefica per chi decide di attuarla, è anche un’ottima strategia per avvicinare il pubblico più attento alle pratiche green.
Ecco perché la sostenibilità può essere anche uno strumento di marketing!
La moda sostenibile stimola anche il pubblico a consumare in maniera consapevole, evitando di acquistare capi usa-e-getta e favorendo un acquisto ridotto di articoli, ma più costosi (di qualità superiore).
Creator UCG nel settore moda
Il concetto di UCG (User-Generated Content) nel settore della moda rappresenta una tendenza significativa e trasformativa. Si tratta dell’uso di contenuti creati dagli utenti stessi, piuttosto che da marchi o professionisti del settore, per promuovere prodotti, stili di moda e tendenze.
Questa tattica moderna e originale, mette quindi al centro il consumatore, chiedendogli di generare contenuti autentici e credibili. Questo perché provengono da persone reali, spesso non pagate per la promozione.
Gli utenti sono incoraggiati a condividere foto, recensioni e esperienze personali con i prodotti di moda, creando un senso di comunità e partecipazione attiva in rete, soprattutto sui social media.
Un singolo post virale di un utente può raggiungere un pubblico molto più ampio rispetto a una campagna pubblicitaria tradizionale!
Utilizzare UGC può ridurre i costi di produzione di contenuti per i marchi, che possono invece concentrarsi sulla cura della relazione con i propri clienti e sull’interazione con la comunità online.
L’intelligenza artificiale colpisce anche il settore moda
I consumatori possono finalmente provare virtualmente abiti e accessori. È possibile grazie all’intelligenza artificiale (AI), che sta rivoluzionando il settore della moda attraverso numerose innovazioni.
Questo non solo migliora l’esperienza di shopping rendendola più coinvolgente e personalizzata ma riduce anche i resi, migliorando l’efficienza operativa dei rivenditori.
I chatbot basati sull’AI (come quelli implementati da H&M) offrono un servizio clienti più rapido, efficiente e personalizzato. Questi sistemi utilizzano il natural language processing per interpretare le richieste dei clienti e fornire risposte immediate 24/7, migliorando significativamente l’esperienza complessiva dei consumatori.
Ultima tendenza moda al sapore di AI è, inoltre, il marketing influencer potenziato. L’AI trasforma il marketing influencer analizzando dati demografici e engagement degli influencer per garantire abbinamenti più efficaci con il pubblico target. Strumenti AI calcolano compensi equi basati sulle performance reali degli influencer, migliorando la trasparenza e riducendo le frodi di engagement.
Insomma, la stessa AI che diverte, intrattiene e fornisce un servizio in più al cliente, è quella che permette al brand di moda di rendere più performanti le proprie strategie di marketing.
È ormai chiaro che l’intreccio tra moda e marketing continua a evolversi con l’avvento di nuove tecnologie e strategie innovative. Dalle piattaforme social all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, i brand di moda stanno ridefinendo il modo in cui si connettono con i consumatori e promuovono le loro collezioni.
Con questi strumenti dinamici e inclusivi, il futuro del fashion marketing si prospetta sempre più interattivo e orientato alla creazione di esperienze coinvolgenti e personalizzate per un pubblico connesso da qualsiasi parte del mondo.