Lo si vocifera ormai da mesi: Google introdurrà l’AI (IA – intelligenza artificiale) nel suo motore di ricerca.
No, non è una novità. Hai ragione… Eheh…
Lo ha già fatto in passato, utilizzando l’intelligenza artificiale conversazionale per semplificare e velocizzare la creazione di campagne pubblicitarie (Google Ads).
Già da tempo, infatti, i marketer possono sviluppare campagne in modo più efficiente grazie a dei “prompt”. L’accesso alla beta di questa nuova funzionalità ha avuto inizio negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
Questo nuovo flusso di lavoro consente ai marketer di utilizzare l’IA di Google per creare campagne di ricerca ottimizzate. Basta fornire l’URL del proprio sito web e l’IA genera contenuti pubblicitari pertinenti, incluse immagini e parole chiave. Le immagini generate dall’IA in Google Ads saranno chiaramente identificate grazie all’uso della tecnologia SynthID, che aggiungerà una filigrana invisibile e metadati standard aperti per indicare la loro origine AI.
Tom Foster di Page1 ha descritto l’esperienza come molto facile da usare e perfetta per creare annunci pubblicitari di alta qualità e migliorare le prestazioni delle campagne.
Detto questo, torniamo all’argomento clou dell’articolo: l’intelligenza artificiale torna a farsi notare nel motore di ricerca di Google grazie ad AI Overview.
Per cercare di spiegare meglio l’argomento, nei prossimi paragrafi vedremo da vicino il significato di AI, in cosa consiste AI Overview e perché le aziende di oggi dovrebbero essere disposte ad investire in questo tipo di tecnologie.
Per intelligenza artificiale si intende l’uso di sistemi informatici avanzati in grado di eseguire compiti che normalmente richiederebbero l’intervento umano, come il riconoscimento di immagini, la comprensione del linguaggio naturale, la risoluzione di problemi complessi e l’apprendimento autonomo dalle esperienze. Come accennato in precedenza, Google utilizza già questa tecnologia per ottimizzare e automatizzare le campagne pubblicitarie a pagamento, migliorandone l’efficacia e l’efficienza, come avviene con Performance Max e Demand Gen (due nuove campagne di Ads).
AI Overview Google Ads, invece, è la soluzione di intelligenza artificiale generativa integrata nel motore di ricerca di Google, progettata per trasformare significativamente l’esperienza di navigazione su Internet.
Questa nuova tecnologia utilizza algoritmi avanzati per generare riassunti concisi e informativi tramite il modello Gemini AI, rispondendo alle domande degli utenti senza che questi debbano necessariamente cliccare sui link nella pagina dei risultati di ricerca (SERP) per trovare le informazioni desiderate.
L’arrivo di questa tecnologia è stato annunciato da Sundar Pichai, CEO di Google, durante la conferenza annuale degli sviluppatori I/O a Mountain View, in California, pochi giorni dopo il lancio del nuovo modello Chat GPT-4 da parte di OpenAI.
Come riportato in un articolo del Sole24Ore, il CEO ha affermato che:
“Il nostro modello è stato costruito da zero
per essere nativamente multimodale attraverso testo,
immagini, video e codice.
Lo considero un grande passo avanti“.
E onestamente, lo pensiamo anche noi!
Purtroppo non siamo ancora in grado di indicare una data specifica per il lancio di AI Overview nel territorio italiano.
Date non reperibili anche per l’arrivo su mercati diversi rispetto a quello di Stati Uniti e Regno Unito.
Ovviamente, come per la maggior parte delle innovazioni tecnologiche, possiamo sospettare che questa funzionalità venga gradualmente implementata nel resto del mondo solo dopo i dovuti test e una soddisfacente valutazione nei mercati di partenza.
E se proprio sei curiosi e non riesci ad attendere, puoi prendere una scorciatoia… Utilizzare una VPN!
Dal punto di vista della SEO, AI Overview sposta l’enfasi dalla targetizzazione di singole parole chiave a una comprensione più semantica e concettuale dei contenuti.
Cosa significa in parole povere? Che il “modo di fare” di AI Overview incoraggia i creatori di contenuti a sviluppare articoli più approfonditi e tematicamente coerenti.
Sarà interessante sapere, inoltre, che durante Google Marketing Live 2024 è stato evidenziato quanto Google stia dando priorità agli annunci multimediali nelle AI Overviews rispetto ai risultati di ricerca organici. Questo implica che i contenuti organici potrebbero essere meno visibili, essendo posizionati più in basso rispetto agli annunci sponsorizzati più interattivi.
Di riflesso, la riduzione della visibilità dei risultati organici può influenzare negativamente il traffico verso siti web che dipendono dalle ricerche organiche. Tuttavia, Google sostiene che le risposte fornite dall’IA tendono a soddisfare gli utenti, i quali sono più propensi a cliccare sui link inclusi nelle AI Overview.
Cambiamenti importanti anche per quanto riguarda gli annunci Google, ovviamente.
Gli annunci interattivi e multimediali guadagnano maggiore visibilità nelle AI Overviews, essendo posizionati in modo prominente. Questo aumenta l’efficacia degli annunci pubblicitari, attirando più facilmente l’attenzione degli utenti rispetto ai risultati organici. Questo dovrebbe, teoricamente, migliorare il ritorno sull’investimento (ROI) per gli inserzionisti.
Sono previste anche nuove opportunità pubblicitarie.
Gli annunci nelle AI Overviews non solo rispondono alle query di ricerca, ma si integrano anche con il contenuto visualizzato nell’AI Overview stesso. Questo permette campagne pubblicitarie più sofisticate e personalizzate, offrendo nuove modalità creative per coinvolgere gli utenti. Le AI Overviews, inoltre, utilizzano algoritmi avanzati per fornire risposte più precise e pertinenti, migliorando l’esperienza complessiva degli utenti.
Insomma, l’introduzione di AI Overviews da parte di Google rappresenta una trasformazione significativa sia per la SEO che per le campagne pubblicitarie. Mentre i risultati organici potrebbero risentire di una minore visibilità, le opportunità per gli annunci pubblicitari aumentano, promettendo un maggiore ROI e nuove possibilità di coinvolgimento degli utenti. Le aziende devono quindi considerare attentamente queste dinamiche per ottimizzare le strategie di marketing digitale.
Il supporto da parte di esperti, diventa quindi inevitabile.
L’intelligenza artificiale sta prendendo sempre più piede, trovando applicazione in vari settori tecnologici.
Ecco, a seguire, una panoramica delle ultime novità e sviluppi.
Un modello di AI disponibile in diverse versioni, tra cui Gemini Ultra, Pro e Nano, ciascuna ottimizzata per compiti specifici, dalla gestione di grandi volumi di dati nei data center all’uso efficiente su dispositivi mobili. Gemini è una tecnologia basata sull’AI che promette di migliorare significativamente l’esperienza utente attraverso applicazioni come la ricerca, la codifica avanzata e la generazione di contenuti.
Apple è nota per le sue collaborazioni strategiche e investimenti in tecnologie avanzate. Gli esperti del settore parlano di possibili integrazioni future che potrebbero vedere Apple sfruttare modelli IA avanzati per migliorare Siri e altri servizi. La continua evoluzione della tecnologia IA indica che un accordo Apple/ ChatGPT potrebbe presto concretizzarsi.
Microsoft sta integrando l’IA in molte delle sue offerte, tra cui Office 365 con Copilot, un assistente AI progettato per aiutare gli utenti a scrivere, riassumere e analizzare documenti. Copilot utilizza modelli di linguaggio avanzati per offrire suggerimenti intelligenti e migliorare la produttività. Questo strumento è parte della strategia di Microsoft di incorporare l’intelligenza artificiale in tutti i suoi prodotti, rendendo l’IA accessibile e utile per una vasta gamma di attività professionali.
Nel mercato della tecnologia, NVIDIA sta emergendo come un leader nel campo dell’IA. La compagnia è conosciuta per le sue GPU avanzate, che sono fondamentali per l’addestramento e l’esecuzione di modelli di intelligenza artificiale. NVIDIA ha sviluppato piattaforme come NVIDIA AI Enterprise, che offre strumenti e infrastrutture per la costruzione di soluzioni IA su larga scala. Queste tecnologie sono utilizzate in settori che vanno dall’automotive alla sanità, accelerando l’innovazione e migliorando l’efficienza operativa.
Ok Apple, ok Microsoft, ok le grandi aziende.
Ma l’AI può aiutare anche PMI e liberi professionisti.
È giusto sottolinearlo!
Se ti stai chiedendo come, ecco un elenco ricco di spunti per sfruttare l’intelligenza artificiale anche se non sei a capo di una multinazionale o di una grande azienda.
L’intelligenza artificiale (IA) offre molte opportunità, è vero, ma non tutti sanno usarla.
Conoscere i passi falsi più frequenti permette di non compromettere l’efficacia e l’affidabilità dei progetti basati su IA.
Uno degli errori più frequenti, ad esempio, è l’uso di dati di scarsa qualità. È essenziale investire tempo e risorse nella raccolta, pulizia e pre-elaborazione dei dati per garantire che siano di alta qualità e rappresentativi del problema che si desidera risolvere.
Massima attenzione anche per quanto riguarda i bias dei dati: se i dati utilizzati per addestrare il modello contengono pregiudizi, l’IA li rifletterà, perpetuando e amplificando discriminazioni esistenti… Occhio!
Attenzione anche all’overfitting, un errore tecnico in cui un modello è troppo adattato ai dati di addestramento e non generalizza bene ai nuovi dati. Questo problema può essere mitigato utilizzando tecniche di regolarizzazione, validazione incrociata e raccolta di più dati di addestramento.
Ultimo passo falso, ma da non sottovalutare, è avere delle aspettative irrealistiche, che possono portare a delusioni e fallimenti nei progetti di IA. Cerca sempre di avere una comprensione realistica delle capacità e dei limiti della tecnologia.
Muoversi in autonomia nel vasto mare dell’intelligenza artificiale è complesso, ce ne rendiamo conto ed è proprio per questo che esistono agenzie specializzate come la nostra.
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