Proteggersi dalle truffe online: Consigli pratici
- Sicurezza Informatica

Tabella dei Contenuti
L’11 febbraio 2025 torna il Safer Internet Day (SID), la giornata mondiale dedicata alla sicurezza online!
Celebrata in oltre 100 nazioni, questa iniziativa è un’occasione per fermarsi un attimo e riflettere su come usiamo il web!
Oggi internet è parte della nostra vita come il caffè al mattino: lo usiamo per lavorare, studiare, socializzare e persino fare acquisti con un click. Ma, proprio come nel mondo reale, anche online ci sono rischi da cui dobbiamo proteggerci.
Il tema centrale del SID 2025 è proprio questo: navigare consapevolmente, proteggersi dalle truffe online e promuovere un ambiente digitale più sicuro per tutti.
D’altronde lo sappiamo: Internet è un oceano pieno di possibilità e tanti squali da evitare. Così come non ci tufferemmo in acque sconosciute senza un minimo di preparazione, anche virtualmente dobbiamo muoverci con cautela.
Le truffe online sono sempre più sofisticate: email che sembrano arrivare dalla tua banca, offerte troppo belle per essere vere, link che promettono vincite stratosferiche.
E purtroppo, cascarci è più facile di quanto si pensi!
Come proteggersi, quindi?
Ecco qualche dritta!
Consigli pratici per navigare l’oceano di internet
Lavorando in rete, di consigli sulla sicurezza del web ne abbiamo a palate! E perché tenerceli tutti per noi?
In questo paragrafo, vogliamo svelarti tutto quello che sappiamo sulla cybersecurity e sui passi falsi da evitare nel mondo della sicurezza informatica.
Ecco una lista di dritte preziose per evitare scivoloni:
- Occhio alle email truffa (phishing alert!): hai mai ricevuto un’email da una banca, un corriere o un servizio online che ti chiede di cliccare su un link o inserire i tuoi dati? Attenzione, potrebbe essere una truffa! Prima di cliccare, controlla bene se il mittente è affidabile, se ci sono errori di ortografia e se il testo ti chiede di agire di fretta. Le vere aziende non minacciano scadenze immediate;
- Password come scudo digitale: se la tua password è ancora “123456” o “password”, dobbiamo parlarne! Per stare al sicuro usa password uniche e complesse per ogni account. Attiva l’autenticazione a due fattori (2FA) e gestisci tutto con un password manager: sicurezza e comodità in un colpo solo;
- Attenzione ai Wi-Fi pubblici (non fidarti degli sconosciuti!): le reti Wi-Fi gratuite sono comodissime, ma spesso non sono sicure. Se proprio devi usarle evita di accedere a conti bancari o siti sensibili. Usa una VPN per crittografare la connessione;
- Shopping online? Controlla sempre chi c’è dietro: prima di acquistare su un ecommerce che non conosci controlla le recensioni e cerca info sull’azienda. Verifica che il sito abbia il protocollo HTTPS (quel lucchetto accanto all’URL) e diffida dalle offerte “troppo belle per essere vere” (spoiler: di solito non lo sono!);
- Proteggiti con un buon software antivirus e firewall: non è solo una questione di precauzione, ma una difesa essenziale. Un buon antivirus aggiornato aiuta a bloccare malware, ransomware e spyware prima che possano causare danni. Anche il firewall protegge la tua rete impedendo accessi non autorizzati;
- Estensioni per browser: per una navigazione sicura, puoi installare estensioni per il browser che bloccano siti pericolosi e tracking indesiderato. Alcune opzioni utili sono AdBlock e uBlock Origin, che bloccano pubblicità invasive e script malevoli. Utile anche HTTPS Everywhere, che forza le connessioni ai siti in versione sicura. Altri alleati sono i password manager integrati, che impediscono di salvare password in chiaro sul browser;
- Non condividere tutto di te: postare dettagli personali come indirizzi, dati bancari o piani di viaggio può metterti a rischio, facendoti incorrere in un furto di identità digitale. Prima di pubblicare qualcosa, chiediti: “Potrebbe essere usato contro di me?”
Navigare sicuro è possibile… con un po’ di attenzione!

Violazione dei dati nei contesti aziendali: e la formazione dove la lasciamo?
Tra i consigli precedenti, non abbiamo parlato della formazione aziendale, cruciale nei contesti di business.
Quando si parla di sicurezza informatica in ambito aziendale, spesso si pensa ai classici firewall, antivirus e sistemi di protezione avanzati. Ma c’è un altro elemento cruciale che troppo spesso viene sottovalutato: la formazione dei dipendenti.
Anche l’infrastruttura più solida può essere messa a rischio da un semplice errore umano, e la maggior parte degli attacchi informatici avviene proprio a causa di una mancanza di consapevolezza e preparazione del personale.
Le aziende gestiscono una quantità enorme di dati sensibili, dai documenti interni alle informazioni sui clienti, fino ai dati finanziari. Una violazione di questi dati può causare danni devastanti: perdite economiche, sanzioni legali, danni alla reputazione e persino la chiusura dell’attività.
Cyber attacchi come il ransomware, che blocca l’accesso ai dati fino al pagamento di un riscatto, sono in forte crescita e colpiscono indistintamente grandi e piccole imprese. Un solo clic su un’email malevola da parte di un dipendente ignaro può compromettere l’intero sistema aziendale.
Ecco perché la formazione sulla sicurezza informatica dovrebbe essere una priorità per qualsiasi azienda. I dipendenti devono essere preparati a riconoscere e prevenire le minacce più comuni.
Ma su quali temi è essenziale formare il personale? Prima di tutto, il phishing e l’ingegneria sociale.
La maggior parte degli attacchi informatici avviene tramite email fraudolente che sembrano provenire da fonti affidabili, spingendo i dipendenti a cliccare su link pericolosi o inserire credenziali su siti fake.
Altro punto fondamentale è la gestione delle password e degli accessi.
Le credenziali aziendali devono essere protette con password forti e uniche, evitando l’uso di combinazioni semplici o riutilizzate su più account. L’autenticazione a due fattori (2FA), poi, dovrebbe essere obbligatoria per l’accesso ai sistemi aziendali più sensibili. Inoltre, i dipendenti dovrebbero essere formati su come gestire in sicurezza le proprie credenziali, evitando di salvarle in chiaro su documenti non protetti o condividerle con colleghi senza necessità.
Un’altra area critica sono i regolamenti come il GDPR.
Le aziende sono responsabili della protezione dei dati personali e delle informazioni sensibili dei clienti. I dipendenti devono essere consapevoli di come trattare questi dati, quali sono le procedure corrette per l’archiviazione e la condivisione e quali potrebbero essere le conseguenze legali di una violazione.
Infine, è fondamentale insegnare al personale come rispondere a un attacco informatico. Sapere cosa fare in caso di violazione, a chi segnalare un’anomalia e come mitigare i danni può fare la differenza tra un piccolo incidente e una crisi aziendale.

Conoscere per prevenire le truffe più frequenti e quelle più “moderne”
Sapere come funzionano le frodi digitali è il primo passo per difendersi e non cadere nelle loro trappole. Alcune truffe sono ormai classiche, altre sono più raffinate e difficili da individuare, ma tutte hanno lo stesso obiettivo: sottrarre dati personali, soldi o informazioni sensibili.
Le frodi su e-commerce sono tra le più comuni e colpiscono sia acquirenti che venditori.
Esistono siti falsi che imitano perfettamente quelli di marchi famosi, offrendo prodotti a prezzi stracciati per attirare gli utenti e farsi pagare senza mai spedire nulla. Ci sono anche venditori su marketplace che, una volta ricevuto il pagamento, spariscono nel nulla.
In altri casi, le vittime ricevono prodotti contraffatti o completamente diversi da quelli ordinati. Per evitare queste truffe, è bene controllare sempre le recensioni, verificare che il sito abbia protocolli di sicurezza attivi e diffidare dalle offerte troppo vantaggiose.
Ma questo lo abbiamo già accennato, ricordi? In caso contrario, torna al paragrafo precedente!
Anche le truffe sui social media sono in forte crescita, complici la diffusione di annunci sponsorizzati e la facilità con cui i truffatori possono creare profili falsi.
Tra i raggiri più frequenti ci sono i finti investimenti, in cui una persona apparentemente affidabile promette guadagni facili in criptovalute o trading online. Poi ci sono i profili falsi che fingono di essere brand noti e offrono premi o sconti in cambio di dati personali. Anche gli attacchi di phishing via messaggio diretto sono sempre più diffusi: un link ricevuto su Instagram o Facebook può portare a una pagina fake che ruba le credenziali d’accesso.
Un attacco più sofisticato e meno conosciuto è il SEO Poisoning, una tecnica utilizzata dagli hacker per far apparire siti malevoli tra i primi risultati di ricerca su Google.
In pratica, sfruttano parole chiave molto cercate per posizionare pagine che sembrano affidabili, ma che in realtà contengono virus, malware o moduli per sottrarre dati sensibili. Questo tipo di truffa è particolarmente pericoloso perché spesso colpisce chi cerca assistenza tecnica o software da scaricare, portando le vittime a installare file dannosi sui propri dispositivi.
Esistono poi le truffe bancarie digitali, in cui i criminali si spacciano per operatori di banche o servizi finanziari e convincono le vittime a fornire dati di accesso o codici di sicurezza. A volte, queste truffe iniziano con una semplice chiamata, un SMS o una mail che segnala attività sospette sul conto, inducendo la persona a “verificare” i propri dati su un sito fake.
Anche il vishing e lo smishing rientrano tra i metodi più subdoli. Il vishing è il phishing via telefono: un truffatore chiama fingendosi un tecnico, un operatore bancario o un addetto all’assistenza clienti, cercando di estorcere informazioni. Lo smishing invece avviene tramite SMS, spesso con messaggi che avvisano di una consegna in sospeso o di un problema con un account, accompagnati da un link che reindirizza a una pagina pericolosa.
Una delle tecniche più raffinate è poi il man-in-the-middle, in cui gli hacker intercettano le comunicazioni tra l’utente e un servizio online. Questo avviene spesso su reti Wi-Fi pubbliche non protette, permettendo ai cybercriminali di rubare password, dati di pagamento e altre informazioni sensibili senza che la vittima se ne accorga.
Il modo migliore per difendersi da tutte queste truffe è sviluppare un senso critico e una buona dose di diffidenza digitale.

Navigare il web: fallo in sicurezza insieme a Softweb
Ogni giorno, sul web, miliardi di dati viaggiano alla velocità della luce.
La sicurezza online non è più un optional, ma una necessità.
Come agenzia di digital marketing, sappiamo bene quanto sia fondamentale proteggere utenti e brand dalle insidie del web.
Il nostro lavoro non si limita solo a creare strategie di marketing efficaci, ma include anche la tutela della reputazione online, la protezione dei dati e la promozione di un uso responsabile degli strumenti digitali. Insomma, vogliamo che internet sia un posto sicuro dove aziende e persone possano crescere senza preoccupazioni.

Come contribuiamo a un web più sicuro?
- Educazione digitale: informiamo i nostri clienti sulle migliori pratiche per la sicurezza online, dall’uso di password forti alla protezione contro phishing e truffe. Un utente consapevole è il primo baluardo contro le minacce digitali;
- Campagne di awareness: creiamo contenuti e strategie per sensibilizzare le persone sulla sicurezza online, rendendo il web meno vulnerabile agli attacchi informatici e più trasparente per tutti;
- Sicurezza nei progetti digitali: dalla gestione degli e-commerce alla creazione di siti web, implementiamo protocolli di sicurezza avanzati, garantendo agli utenti un’esperienza affidabile e protetta;
- Protezione della brand reputation: monitoriamo il web per individuare fake news, recensioni false e tentativi di phishing che possono danneggiare la credibilità di un’azienda. Prevenire è sempre meglio che curare!
Per noi di Softweb, il digitale è un’opportunità straordinaria, ma solo se usato con intelligenza e sicurezza. Per questo ci impegniamo ogni giorno a diffondere consapevolezza e protezione nel mondo online.
Perché un internet più sicuro è un internet migliore per tutti.
