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Risolvere le vulnerabilità grazie alla Cyber Security

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La Cyber Security è la protezione di sistemi e dati da attacchi informatici esterni, che mirano ad estorcere denaro, compromettere l’operatività di un sistema aziendale, trasformare o distruggere informazioni sensibili.

Ecco perché la sicurezza informatica, non dovrebbe mai essere sottovalutata all’interno delle aziende (e nella vita privata)!

Le vulnerabilità che minacciano enti e organizzazioni sono molteplici e spaziano tra svariati ambiti. Tra le principali minacce vi sono gli attacchi ransomware, che criptano i dati aziendali per fini prettamente venali, e i malware che possono compromettere l’integrità dei sistemi informatici.

Inoltre, le vulnerabilità possono derivare da errori umani, come l’uso di password deboli o la mancanza di aggiornamenti software, che lasciano spazio agli hacker per infiltrarsi nei sistemi.

Altre minacce includono il phishing, con cui gli aggressori cercano di ottenere informazioni sensibili attraverso messaggi ingannevoli, e gli attacchi DDoS, che mirano a sovraccaricare i server aziendali, causandone il blocco.

Ma andiamo per gradi…

In questo articolo vogliamo fare chiarezza circa questi termini e spiegare in maniera più “digeribile” tutto ciò che riguarda la cyber security.

Vulnerabilità in rete: le minacce viste da vicino

Sappiamo benissimo che quando si parla di cyber security vengono utilizzati dei termini inglesi particolarmente complicati.

E noi, come sempre, faremo in modo di farti comprendere il tutto in maniera chiara.

Per farlo, nell’introduzione di questo articolo, siamo partiti dall’ABC dell’argomento trattato. Ma non basta, è necessario andare più a fondo e vedere da vicino le minacce dalle quali è bene guardarsi le spalle in rete.

Un termine alla volta, spiegheremo tutte le vulnerabilità connesse alla cyber security e faremo anche delle similitudini per cercare di aiutarti a memorizzarle meglio:

  • Phishing: immagina chi fa phishing come un pescatore che getta una rete ingannevole nel mare di internet, con la speranza di catturare informazioni personali e sensibili anziché pesci. Questa tecnica, infatti, è usata per ottenere informazioni come nomi utente, password e dati finanziari, facendo leva sull’inganno e sulla manipolazione. Gli attaccanti avvengono tramite e-mail contraffatte che sembrano provenire da fonti affidabili (banche o istituzioni governative), ma possono anche coinvolgere chiamate telefoniche o messaggi di testo fraudolenti. Per prevenire queste dinamiche, oltre a istruire i dipendenti, è necessaria l’implementazione di filtri antispam e soluzioni di protezione delle e-mail;
  • Attacchi ransomware: in questo caso, dei criminali informatici prendono in ostaggio i tuoi file crittografandoli e chiedendo un riscatto in cambio del loro rilascio. Solitamente, i ransomware, si diffondono attraverso e-mail di phishing, siti web compromessi o software dannosi. Non a caso, sono i danni più connessi al mondo finanziario, tanto da compromettere la continuità operativa delle organizzazioni. Per mitigare questo rischio, è essenziale disporre di un piano di backup affidabile, oltre a istruire i dipendenti sull’importanza della sicurezza informatica e implementare soluzioni di sicurezza avanzate;
  • Malware: qui la parola chiave è “parassita”. Il malware è un parassita digitale che si insinua nel tuo sistema informatico, come un’infezione silenziosa che mina la salute del tuo computer. Alcuni esempi di malware sono: virus, worm, trojan e spyware. Possono essere distribuiti tramite e-mail di phishing, download di file da siti web non sicuri o dispositivi USB infetti. Per proteggersi è consigliato implementare software antivirus e antimalware aggiornati;
  • Attacchi denial of service (DDoS): immagina una folla di persone che bloccano tutte le strade di accesso al tuo ufficio, impedendo a chiunque di entrare o uscire. Questi attacchi sono progettati per sovraccaricare un server, una rete o un’applicazione con un’eccessiva quantità di traffico, rendendoli inaccessibili agli utenti legittimi. Per proteggersi è cruciale implementare soluzioni di mitigazione del traffico, firewall avanzati e sistemi di rilevamento delle anomalie di rete;
  • Spectre: datata 2018, questa vulnerabilità sfrutta difetti nell’architettura dei microprocessori moderni per consentire agli attaccanti di accedere a dati sensibili memorizzati nella memoria dei computer, compresi dati di altri processi eseguiti sullo stesso dispositivo. Immaginala come un ladro invisibile che riesce ad estrarre segreti dalla tua mente, sfruttando falle nella progettazione dei chip informatici;
  • Errori umani: i più scontati, ma anche quelli che rappresentano una delle principali cause di violazioni della sicurezza informatica. Possono includere azioni non intenzionali, come l’invio di informazioni sensibili a destinatari errati o l’installazione di software non autorizzato, nonché comportamenti negligenti, come la scelta di password deboli o la mancata protezione dei dispositivi mobili.

 

Il detto “Chi non si forma si ferma” calza proprio a pennello in questo caso!

Ancora una volta, parlando delle vulnerabilità, si denota l’importanza della formazione in materia di sicurezza informatica. Senza di essa, oltre a fermarsi i sistemi, i software e i programmi di email, rischiano di bloccarsi intere organizzazioni.

Cloud Security Alliance – CSA: i consigli circa le vulnerabilità

Un recente report di Cloud Security Alliance (CSA), organizzazione internazionale che promuove la sicurezza nel cloud computing attraverso ricerca e formazione, ci parla chiaro circa l’importanza di identificazione, valutazione e risoluzione delle vulnerabilità di sicurezza.

Per tutelarsi da potenziali minacce informatiche, è essenziale:

  • Identificare le vulnerabilità: individuare i punti deboli nei sistemi informatici, nelle reti, nei software e nei processi aziendali che potrebbero essere sfruttati dagli aggressori per compromettere la sicurezza. Questo può includere lacune nella configurazione dei dispositivi, vulnerabilità nei codici sorgente delle applicazioni o errori nella gestione delle credenziali degli utenti;
  • Valutare le vulnerabilità: per determinare il loro impatto potenziale sulla sicurezza dell’azienda e sulle operazioni aziendali. Questa valutazione può aiutare a stabilire le priorità nell’affrontare le vulnerabilità più critiche e a pianificare azioni correttive efficaci;
  • Risoluzione delle vulnerabilità: coinvolge l’implementazione di misure e contromisure per mitigare o eliminare i rischi associati attraverso l’applicazione di patch di sicurezza, l’aggiornamento dei software obsoleti, la configurazione di firewall e sistemi di rilevamento delle intrusioni, e l’implementazione di politiche di sicurezza robuste.

 

Investire in queste attività permette alle aziende di ridurre il rischio di compromissione dei dati sensibili, danni finanziari e danni alla reputazione aziendale.

Ma, esistono degli strumenti utili da usare come “scudo” nel mondo della sicurezza informatica? 

Scopriamolo nel prossimo paragrafo!

Antivirus e VPN: gli alleati della sicurezza informatica

Alleati utili per sopperire alle problematiche della sicurezza informatica esistono eccome! 

Ad esempio gli antivirus e le reti private virtuali (VPN) emergono come strumenti indispensabili per proteggere i dati sensibili e garantire la privacy degli utenti. 

Gli antivirus aiutano a rilevare e neutralizzare minacce come virus, malware e spyware che possono compromettere la sicurezza dei dispositivi e delle reti. Lavorando basandosi su algoritmi avanzati e in costante aggiornamento, possono identificare ed eliminare le minacce prima che causino danni irreparabili.

Le VPN, invece, possono crittografare il traffico internet e nascondono l’indirizzo IP degli utenti. Interventi utili quando si accede a reti pubbliche, dove le vulnerabilità possono essere più frequenti. Le VPN garantiscono una connessione sicura e anonima, preservando la privacy degli utenti e proteggendoli da sorveglianza e tentativi di hacking. Inoltre, giocano un ruolo significativo anche nell’accesso sicuro e remoto agli ambienti cloud, consentendo agli utenti di connettersi alle risorse aziendali in modo protetto da qualsiasi luogo. 

Specialmente dopo il periodo di pandemia, dove il lavoro da remoto è aumentato in maniera esponenziale, le VPN risultano particolarmente utile per le aziende che adottano il lavoro da casa o per gli utenti che desiderano accedere in modo sicuro ai propri dati da dispositivi mobili.

Investire in soluzioni di sicurezza informatica è essenziale per difendere l’infrastruttura digitale da sempre più sofisticate minacce online.

Vulnerabilità di sicurezza e sovraccarico delle attività in ambienti business

Facendo sempre riferimento al report di Cloud Security Alliance (CSA), il lavoro svolto manualmente dagli addetti alla cyber security rischia di sovraccaricare le attività manuali negli ambienti business.

Circa il 75% delle organizzazioni vede i propri addetti alla sicurezza informatica impegnati per più del 20% del loro tempo a sopperire alle problematiche della cyber security.

La media delle minacce risolte, ogni giorno, è di circa 55 vulnerabilità (1-3 considerate critiche). Numeri troppo alti se si considera che, in media, i team di questo tipo riescono a gestire solo 270 vulnerabilità ogni 30 giorni.

Tutto questo comporta, oltre ad un enorme effort lavorativo, anche moltissime vulnerabilità trascurate. Quando i compiti manuali sovraccaricano i team, le vulnerabilità considerate meno gravi vengono ignorate o messe in secondo piano. Nel lungo periodo, questo atteggiamento può portare a subire strategie d’attacco più complesse.

Altra conseguenza negativa, è l’impatto sull’efficienza e sul morale del personale. In questi casi, l’affaticamento del personale è dietro l’angolo, fino a compromettere l’efficienza del team di sicurezza anche nelle operazioni più banali. Da non sottovalutare anche il fatto che un morale influenzato, significa anche una concentrazione diminuita

Un’altra conseguenza, è l’automazione sotto utilizzata. Il report CSA rivela che molte organizzazioni implementano l’automazione senza sfruttarla appieno, arrivando inevitabilmente a procedure manuali onerose in termini di tempo e significativamente lente, dal punto di vista dei tempi di reazione.

Cyber security: occhio alla condotta personale!

Se dovessi scegliere un detto per la condotta personale in relazione alla cyber security, sarebbe: “Mal voluto non è mai troppo”.

In poche parole, oltre alle minacce esterne, stai attento anche alle tue disattenzioni!

Utilizzare password con date di nascita, senza simboli o numeri, non è consigliabile, si sa. Lasciare memorizzate password su dispositivi che vengono usati da più persone, non è da fare… Si sa! Connettersi a wifi all’interno di centri commerciali, non è proprio il massimo della sicurezza. E anche questo dovremmo saperlo.

Quindi facciamo una cosa… Creiamo un vademecum delle cose da fare e non fare in rete, per tutelare la propria e altrui sicurezza informatica.

Cyber security: cosa fare e cosa non fare in rete

Un punto cruciale, circa la sicurezza informatica, è la gestione delle password

È bene utilizzare password complesse e uniche per ciascun account, che consentono di impedire accessi non autorizzati. Inoltre, è essenziale utilizzare la funzione di autenticazione a due fattori quando disponibile ed evitare di condividere le password con altri.

Altra cosa importante: è necessario mantenere software e dispositivi aggiornati con le ultime patch di sicurezza. Le vulnerabilità nel software possono essere sfruttate dagli attaccanti per ottenere accesso non autorizzato ai sistemi, quindi è essenziale installare regolarmente gli aggiornamenti forniti dai produttori per correggere le falle di sicurezza.

La prudenza nell’aprire allegati e cliccare su link sospetti nelle e-mail e nei messaggi è un’altra pratica di sicurezza fondamentale. Essere scettici e attenti alle richieste di informazioni personali o finanziarie inviate tramite e-mail o messaggi online è basilare per proteggere i propri dati. Occhio anche alla condivisione di informazioni personali su piattaforme di social media e altri siti web, che può portare al rischio di furto di identità. 

Inoltre, è fondamentale avere un piano di risposta agli incidenti in atto, che dovrebbe includere procedure per la notifica alle autorità competenti e agli utenti interessati, nonché per l’analisi delle cause dell’incidente e l’implementazione di misure correttive per prevenire futuri attacchi.

Infine, ricordati quanto detto in precedenza dal report di Cloud Security Alliance: identificazione, valutazione e risoluzione delle vulnerabilità sono operazioni base della sicurezza informatica. 

Se desideri essere supportato a riguardo da esperti del settore, mettiti in contatto con noi di Softweb!