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Come proteggere i dati personali sul web

Tabella dei Contenuti

Proteggere i tuoi dati su Internet è come chiudere a chiave la porta di casa: ti garantisce una maggiore sicurezza e tranquillità. Un modo, praticamente, di tenere alla larga i malintenzionati del web.

Immagina che i tuoi dati siano come i tuoi segreti personali e proteggerli è come metterli in una cassaforte virtuale. Se non lo fai, rischi che informazioni sensibili, come password o dati finanziari, finiscano nelle mani sbagliate. La necessità di tutelare i dati personali è quindi palese e ce lo confermano eventi come la “Giornata della protezione dei dati personali”, un’iniziativa che promuove la consapevolezza sull’importanza di salvaguardare le informazioni personali online.

Pensaci: quando fai acquisti online o utilizzi social media, lasci un po’ di te ovunque. Se i tuoi dati sono scoperti, potrebbero essere usati per truffe o per rubare la tua identità. Un esempio pratico è il phishing, dove ricevi email false che cercano di fregarti convincendoti a fornire informazioni personali. 

Proteggere i dati significa usare password robuste, aggiornare regolarmente il software e stare attenti a link sospetti. In poche parole, è come tenere il controllo delle tue chiavi digitali per evitare brutte sorprese.

Nei prossimi paragrafi andremo a vedere un ricco elenco di possibilità per proteggere i dati personali, parleremo anche di antivirus e di tanti altri consigli utili per muoversi in sicurezza su internet.

Iniziamo!

Protezione dati: cosa fare e cosa non fare per tutelarsi in rete

La protezione dei dati online, come anticipato, è essenziale per evitare rischi come furto di identità, truffe e violazioni della privacy. Che tu sia un libero professionista che basa su internet la propria attività, il responsabile di una PMI o un privato che desidera mettere al sicuro la propria persona e i propri averi, devi assolutamente leggere l’elenco che segue.

Cosa fare per tutelarsi in rete:

  1. Utilizzare password forti: crea password complesse con combinazioni di lettere, numeri e caratteri speciali. Cerca quindi di evitare date di nascita, sequenze ovvie e altre parole o codici facilmente riconducibili alla tua persona. Cerca di cambiare le password con regolarità, per ridurre il rischio di accessi non autorizzati;
  2. Autenticazione a due fattori (2FA): abilita l’autenticazione a due fattori quando possibile per aggiungere un livello extra di sicurezza;
  3. Aggiornamento del software: mantieni tutti i tuoi programmi e applicazioni aggiornati per beneficiare delle ultime patch di sicurezza;
  4. Naviga in sicurezza: utilizza connessioni sicure tramite HTTPS. Evita siti web sospetti e usa un software antivirus affidabile;
  5. Controlla le impostazioni di privacy: revisiona regolarmente le impostazioni di privacy sui social media e altri servizi online per controllare chi può vedere le tue informazioni;
  6. Backup regolari: esegui backup regolari dei tuoi dati importanti per proteggerli da perdite accidentali o ransomware. Su questo aspetto parleremo per un intero paragrafo più avanti;
  7. Monitoraggio dell’attività: controlla regolarmente i tuoi account per rilevare attività sospette e segnalale prontamente;
  8. Proteggere il Wi-Fi: utilizza una password sicura per il tuo Wi-Fi e attiva la crittografia per impedire l’accesso non autorizzato.

 

Cosa non fare per proteggere i propri dati online:

  1. Condivisione di password: non condividere mai le tue password, nemmeno con amici o familiari. Evita anche di segnarle su fogli o in posti facilmente identificabili;
  2. Cliccare su link sospetti: evita di cliccare su link in email o messaggi sospetti, in quanto potrebbero essere trappole per il phishing;
  3. Condividere troppe informazioni online: limita la quantità di informazioni personali condivise sui social media per ridurre il rischio di furto d’identità;
  4. Scaricare file da fonti non attendibili: evita di scaricare software da siti non ufficiali. Utilizza fonti affidabili per evitare malware;
  5. Utilizzare Wi-Fi pubblici: evita di connetterti a reti Wi-Fi pubbliche non protette, poiché possono essere vulnerabili agli attacchi;
  6. Rispondere a richieste sospette: non rispondere a email o messaggi che richiedono informazioni personali senza verificarne l’autenticità.

Seguire queste pratiche può contribuire significativamente a proteggere i tuoi dati online, mantenendo al sicuro la tua identità ed evitandoti di compiere passi falsi.

Ma i consigli non finiscono qui! Come avevamo promesso è necessario parlare in maniera approfondita delle operazioni di backup. Scopriamo maggiori informazioni nei prossimi righi.

Il backup come metodo di protezione dati: panoramica delle tipologie

Come sarà stato facile dedurre fino a questo momento, il mondo della sicurezza digitale è veramente articolato. Formarsi sulla materia permette di tutelare non solo la propria persona ma anche eventuali attività di business svolti in rete.

Chi conosce bene il mondo della cybersecurity sa anche l’importanza del backup, ovvero una pratica di sicurezza informatica che consiste nel creare copie duplici dei dati, proteggendo da perdite, danni o accessi non autorizzati. Queste copie, archiviate su dispositivi o server separati, consentono il ripristino dei dati originali in caso di incidenti, come errori umani, attacchi informatici o guasti hardware. 

Il backup assicura la continuità operativa, la protezione della riservatezza e la prevenzione della perdita irreversibile di informazioni critiche, svolgendo un ruolo cruciale nella gestione e nella sicurezza dei dati digitali.

Il backup è quindi un pilastro fondamentale nella protezione dei dati e di esso esistono diverse tipologie:

  • Backup completo: il metodo più semplice, poiché copre l’intero set di dati. Sebbene richieda più tempo e spazio di archiviazione, il ripristino è veloce e diretto, poiché tutti i dati sono inclusi;
  • Backup incrementale: salva solo le modifiche apportate ai dati rispetto all’ultimo backup, riducendo il tempo e lo spazio necessari. Tuttavia, il ripristino può richiedere più tempo, poiché è necessario recuperare il backup completo più gli incrementi successivi;
  • Backup differenziale: salva le modifiche rispetto all’ultimo backup completo. Il ripristino è più rapido rispetto a quello incrementale, poiché richiede solo il backup completo e l’ultimo differenziale;
  • Backup mirror: crea una copia esatta dei dati in un secondo dispositivo o posizione. Offre una riproduzione identica, ideale per proteggere contro la perdita fisica del dispositivo principale. Tuttavia, richiede spazio di archiviazione equivalente all’originale;
  • Backup cloud: permette di archiviare i dati su server remoti. Questa opzione offre flessibilità, accessibilità da qualsiasi luogo e protezione contro eventi catastrofici locali. Tuttavia, è necessaria una connessione internet affidabile e può comportare costi periodici;
  • Backup locale: coinvolge l’archiviazione dei dati su dispositivi fisici, come unità esterne o server locali. Questo metodo offre un controllo diretto, ma è vulnerabile a danni fisici o furti;
  • Backup ibrido: combina backup locali e cloud, sfruttando i vantaggi di entrambi. Fornisce una duplicazione sicura e la flessibilità del cloud, mantenendo anche una copia locale per un rapido ripristino.

Sappi che ogni tipo di backup ha vantaggi e svantaggi. 

La scelta dipende dalle esigenze specifiche, come la velocità di ripristino desiderata, la disponibilità di spazio di archiviazione e la necessità di protezione contro rischi specifici. 

Un’implementazione efficace potrebbe coinvolgere una combinazione di diverse strategie, garantendo una protezione completa e adattabile alle mutevoli sfide della gestione dei dati.

Backup fai da te: ahi ahi!

Pensare di fare da soli un backup può sembrare un’idea allettante, ma amico mio, senza un po’ di know-how, rischi di farti un po’ male! Ora ti spieghiamo perché…

Prima di premere il pulsante “backup”, devi conoscere nel dettaglio i vari tipi (sì, quelli elencati in precedenza). È come scegliere tra gusti di gelato – solo che qui ci sono di mezzo i tuoi dati personali. No roba da poco…

Senza le giuste competenze, rischi di lasciare la porta aperta agli intrusi digitali e noi dobbiamo evitare che i cattivi facciano festa con i nostri preziosi dati!

Inoltre, occorre avere una conoscenza approfondita delle tecnologie di archiviazione e dei dispositivi di backup, evitando errori che potrebbero compromettere l’integrità delle informazioni.

Altro aspetto da considerare, è che senza competenze nella gestione della sicurezza informatica si potrebbe trascurare l’implementazione di adeguate misure di protezione, esponendo i dati a rischi come accessi non autorizzati o attacchi informatici.

Insomma, la pianificazione e la gestione dei backup richiedono competenze specifiche. Determinare la frequenza dei backup, garantire la corretta archiviazione e testare regolarmente il ripristino dei dati sono aspetti critici che richiedono una comprensione approfondita delle procedure.

GDPR e Firewall: ma che cosa vogliono dire?

Immagina il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) e il firewall come tuoi alleati nella protezione dei dati digitali. Ciascuno svolge un ruolo specifico nell’assicurare la sicurezza delle informazioni personali e aziendali.

Partiamo con il dire che il GDPR è una legislazione dell’Unione Europea che è entrata in vigore nel maggio 2018, rivoluzionando il modo in cui le organizzazioni trattano e proteggono i dati personali. L’obiettivo è garantire che le persone abbiano il controllo sui propri dati personali e che le organizzazioni trattino tali dati in modo trasparente e sicuro. Il regolamento si applica a tutte le aziende che raccolgono, elaborano o archiviano dati personali di cittadini dell’Unione Europea.

Grazie al GDPR le organizzazioni devono ottenere il consenso esplicito per raccogliere e trattare i tuoi dati, specificando il motivo e la durata del trattamento. Devono anche garantire che i dati siano accurati, mantenuti in modo sicuro e cancellati quando non sono più necessari. In caso di violazioni dei dati, le aziende devono notificare le autorità di vigilanza e gli interessati entro 72 ore.

Pensa che il GDPR impone sanzioni severe per le violazioni, che possono arrivare fino al 4% del fatturato annuo globale o 20 milioni di euro, a seconda di quale importo sia più alto. Queste misure incoraggiano a implementare rigorose politiche di sicurezza e a essere trasparenti nei confronti degli utenti.

 

Un firewall, invece, agisce proprio come un muro di mattoni, in quanto consiste in una barriera di sicurezza virtuale. Esso monitora e controlla il traffico di rete tra una rete privata e una rete pubblica, come Internet. Il suo obiettivo principale è prevenire l’accesso non autorizzato, il monitoraggio del traffico e il blocco di potenziali minacce informatiche, come malware o attacchi da parte di hacker.

Esistono firewall hardware e firewall software, i primi sono dispositivi fisici posizionati tra la rete interna e quella esterna, mentre quelli software sono applicazioni installate su server o dispositivi. I firewall utilizzano regole predefinite o personalizzate per filtrare il traffico in base a criteri come indirizzi IP, porte e protocolli.

Il firewall svolge un ruolo cruciale nella protezione dei dati implementando misure di sicurezza come la segmentazione di rete, che limita l’accesso a determinate aree sensibili. Inoltre, offre un’ulteriore barriera contro attacchi informatici, come intrusioni o tentativi di phishing, contribuendo a prevenire la perdita o la compromissione dei dati.

La combinazione vincente di politiche di sicurezza robuste, inclusi firewall, e la conformità al GDPR contribuisce a creare un ambiente in cui la privacy e la sicurezza dei dati sono prioritari.

Se quanto detto fino a questo rigo ha suscitato in te l’interesse e la volontà di proteggere i tuoi dati in maniera professionale, Softweb può aiutarti! Dai backup al rispetto del GPRD, dai firewall alla cura delle informazioni sulla privacy, possiamo supportarti in maniera adeguata per garantire la protezione delle tue informazioni aziendali (o personali) negli ambienti digitali.