Softweb Srl

Violazione Privacy - Multa a Hera per 5 milioni

Tabella dei Contenuti

La multa da 5 milioni di euro inflitta a Hera dal Garante per la Privacy rappresenta un caso emblematico delle sfide poste dalla protezione dei dati personali nell’era digitale.

Se non hai mai sentito parlare del caso “Multa Hera 2024”, no panic! In sintesi, l’azienda è stata sanzionata per gravi violazioni riscontrate nel trattamento illecito dei dati personali di oltre 2.300 clienti, nell’ambito della fornitura di energia elettrica e gas.  

Se sei a capo di un business, sai bene quanto è delicato il campo della violazione della privacy. Basta avere un sito web o un e-commerce e tra GDPR e controlli documentali, la situazione si complica… Non è vero?

Dunque, se hai sempre sottovalutato questo argomento o se sei interessato a saperne di più, sappi che in questo articolo andremo a vedere da vicino il caso Hera. Il fine è quello di capire quali sono state le principali violazioni contestate, così da non ripeterle.

Sanzione per privacy: i passi falsi di Hera

Cos’ha combinato Hera? Possibile che un’azienda così solida e affermata, possa aver compiuto dei passi falsi circa la sicurezza dei dati?

Ebbene sì, tra le principali violazioni contestate vi è l’attivazione di contratti non richiesti!

Un numero significativo di clienti si è ritrovato con nuovi contratti di fornitura energia, stipulati senza il loro esplicito consenso. Questo è avvenuto principalmente attraverso l’operato di agenti porta a porta che, in alcuni casi, hanno falsificato le firme dei clienti.

Eh… Non è proprio un passo falso questo. È proprio un atteggiamento scorretto… Ma andiamo avanti…

Altro errore da parte di Hera: mancanza di adeguate misure di sicurezza.

Hera non ha implementato le misure di sicurezza necessarie per prevenire e rilevare tali pratiche fraudolente. In particolare, sono mancati controlli efficaci sull’operato degli agenti e sulla veridicità delle firme apposte sui contratti.

Infine, è stata riscontrata la violazione del principio di liceità del trattamento: l’attivazione di contratti senza il consenso esplicito dei clienti rappresenta una chiara violazione del principio di liceità, uno dei pilastri della normativa sulla protezione dei dati personali.

Le conseguenze di queste violazioni sono state molteplici:

  • Danno economico per i consumatori: i clienti coinvolti si sono ritrovati a dover pagare bollette per servizi non richiesti, subendo un danno economico diretto;
  • Perdita di fiducia nei confronti dell’azienda: la vicenda ha eroso la fiducia dei consumatori nei confronti di Hera, mettendo in discussione la sua affidabilità e trasparenza;
  • Impatto sull’immagine dell’azienda: la multa inflitta dal Garante ha avuto un impatto negativo sull’immagine di Hera, danneggiando la sua reputazione a livello nazionale.


Giusto per far capire il tipo di danno apportato dalla compagnia multiutility leader nei servizi ambientali, idrici ed energetici con sede a Bologna, citiamo qualche cifra: Hera è stata condannata a pagare una sanzione di cinque milioni di euro. La decisione, come già espresso, è stata presa dal Garante per la Privacy.

Violazione privacy Hera: rilevanza per i business

La recente violazione della privacy che ha coinvolto Hera, rappresenta un monito importante per qualsiasi tipo di business. Questo episodio non solo ha avuto un impatto significativo sui clienti e sulle operazioni aziendali, ma offre anche lezioni fondamentali su come gestire i dati personali e sensibili in un contesto di crescente attenzione alla privacy.

Il caso Hera mette in evidenza quanto possano essere devastanti per un’azienda, le conseguenze di una violazione della privacy:

  1. Perdita di fiducia dei clienti: la fiducia dei consumatori è un bene intangibile, ma cruciale. Una violazione della privacy può portare a una perdita di reputazione, che spesso si traduce in una riduzione della base clienti e difficoltà a conquistarne di nuovi;
  2. Sanzioni economiche: la rilevanza GDPR nelle aziende è a dir poco notevole. Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, infatti, prevede sanzioni molto severe in caso di inadempienze. Nel caso di Hera, eventuali multe potrebbero raggiungere cifre elevate, mettendo in pericolo i bilanci aziendali;
  3. Interruzione operativa: le violazioni di sicurezza informatica spesso costringono le aziende a fermare le operazioni, con conseguenti perdite finanziarie e ritardi nel servizio;
  4. Azioni legali collettive: le violazioni della privacy possono innescare azioni legali collettive da parte dei consumatori, con costi legali significativi e ulteriori danni alla reputazione dell’azienda.


Il caso Hera dimostra chiaramente che la protezione dei dati personali non è solo una questione di compliance, ma è un elemento chiave per il successo e la sopravvivenza aziendale

Ignorare la privacy degli utenti può portare a conseguenze disastrose, mentre un approccio proattivo alla sicurezza dei dati può diventare un vantaggio competitivo, garantendo la fiducia dei clienti e proteggendo il business da rischi futuri.

GDPR: opportunità o minaccia per le PMI?

Dai, non giriamoci intorno, il GDPR è spesso percepito come un ostacolo burocratico. E non tutti si rendono conto che può essere trasformato in un’opportunità per rafforzare la fiducia dei clienti, soprattutto per le piccole e medie imprese.

Conosciamo bene questa problematica, perché la riscontriamo in molti clienti. Pertanto ci teniamo a tranquillizzare il lettore e a fare delle specifiche.

Premettiamo che il GDPR pone grande enfasi sulla trasparenza, sul diritto all’informazione e sul controllo che gli utenti hanno sui propri dati personali. Questi principi, se adottati con cura, possono migliorare significativamente la percezione dei clienti verso l’azienda. Per esempio, informando in modo chiaro e semplice su come i dati vengono raccolti e utilizzati, le PMI possono dimostrare la propria affidabilità, aumentando la fidelizzazione.

Questo approccio genera fiducia, soprattutto quando i clienti sanno di avere il controllo sulle informazioni che condividono e sulla possibilità di modificarle o eliminarle in qualsiasi momento.

Per le piccole e medie imprese, l’implementazione del GDPR non deve necessariamente essere un processo costoso o complesso. Ci sono molte soluzioni sul mercato che facilitano la conformità, anche con risorse limitate. 

Ad esempio, esistono piattaforme come Iubenda, di cui parleremo più avanti, che offrono strumenti semplici e accessibili per creare e mantenere conformi le policy di privacy e cookie. Queste soluzioni automatizzano gran parte del processo, garantendo che le PMI possano gestire facilmente la raccolta e l’uso dei dati dei clienti senza incorrere in sanzioni.

Molti strumenti CRM moderni, inoltre, permettono di gestire il consenso in modo integrato, registrando le preferenze dei clienti e consentendo loro di modificarle o revocarle quando lo desiderano. Questa automazione consente di mantenere la conformità senza dover intervenire manualmente su ogni modifica richiesta.

Infine, una parte importante del GDPR riguarda l’educazione dei dipendenti sul trattamento sicuro dei dati. Programmi di formazione online o seminari interni possono aiutare il personale a comprendere l’importanza della privacy, riducendo gli errori umani che sono spesso alla base delle violazioni.

Il GDPR può sembrare inizialmente una sfida, lo sappiamo, è vero. Ma adottando un approccio proattivo, le PMI possono trasformare un obbligo di conformità in un vero e proprio strumento di marketing e gestione efficiente.

Best Practices Privacy in ambito digital: evitiamo di imitare Hera

Ogni azienda, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore, dovrebbe trarre insegnamento dal caso Hera, adottando misure valide per evitare rischi simili.

Noi di Softweb, operando in questo settore, desideriamo offrire un contributo tangibile attraverso queste best practices per la privacy, da tenere sempre in considerazione.

1. Parola chiave: investire

L’adozione di soluzioni di crittografia, firewall e sistemi di rilevazione delle intrusioni è fondamentale. Oltre a proteggere i database e le piattaforme digitali, aziende che utilizzano software CRM e gestiscono grandi quantità di dati sui clienti, devono garantire che questi strumenti rispettino i più alti standard di sicurezza.

2. Formare il personale

Il fattore umano è spesso l’anello debole nelle violazioni della privacy, pertanto, fornire formazione continua ai dipendenti su come gestire i dati in modo sicuro è essenziale. È altrettanto importante formare il personale sull’uso corretto del software, in particolare i sistemi CRM che contengono dati sensibili, per ridurre al minimo il rischio di errore umano.

3. Cookie Policy e trasparenza

L’implementazione di una cookie policy chiara e trasparente permette agli utenti di comprendere come i loro dati sono raccolti e utilizzati. Servizi come Iubenda possono aiutare a creare policy cookie conformi al GDPR e personalizzate per il proprio sito web, assicurando che le scelte degli utenti siano rispettate.

4. Pianificare una risposta alle crisi

Ogni azienda deve avere un piano di gestione delle crisi in caso di violazioni dei dati. Questo include la comunicazione trasparente con i clienti, la notifica tempestiva alle autorità competenti e azioni rapide per contenere il danno. Una reazione rapida e ben coordinata può limitare i danni reputazionali e finanziari.

5. Audit regolari e conformità GDPR

Le aziende dovrebbero verificare costantemente che i loro sistemi di gestione delle informazioni, inclusi CRM e altre piattaforme software, siano conformi alle normative GDPR. Monitorare e aggiornare le procedure in base a nuove normative o minacce emergenti è un elemento cruciale per mantenere una protezione continua.

6. Minimizzazione dei dati

La “minimizzazione dei dati” è un principio fondamentale del GDPR e contribuisce a ridurre i rischi associati alla gestione di informazioni personali. Un uso efficiente e mirato del software CRM permette di archiviare solo i dati utili e ridurre la quantità di informazioni sensibili in circolazione.

7. Software Privacy-First

Quando si scelgono strumenti digitali, come software di gestione clienti o piattaforme di marketing, è fondamentale privilegiare soluzioni che pongano la privacy al centro. Scegliere fornitori di software che garantiscono la conformità al GDPR e offrono funzionalità integrate di gestione della privacy aiuta a proteggere le aziende da potenziali rischi. Soluzioni come Iubenda già citata in precedenza, per la gestione delle policy privacy e cookie, possono facilitare questo processo.

8. Gestione del consenso

I CRM devono consentire la registrazione e l’archiviazione delle autorizzazioni dei clienti per l’uso dei loro dati, assicurando che possano modificare o revocare il consenso in qualsiasi momento. Questo non solo è un requisito legale, ma promuove un rapporto trasparente e fidato con i clienti.

9. Data Retention Policy

Le aziende devono stabilire e applicare una politica chiara di conservazione dei dati, che preveda la cancellazione di informazioni non più necessarie. Una data retention policy ben definita assicura che i dati non siano mantenuti oltre il tempo necessario, riducendo il rischio di violazioni e di non conformità con il GDPR.

10. Collaborare con partner conformi

Infine, è importante che tutte le terze parti con cui si collabora rispettino gli stessi standard di sicurezza e privacy. Se il tuo business si affida a partner esterni, come agenzie di marketing o fornitori di CRM, assicurati che anch’essi rispettino le normative sulla protezione dei dati.

Noi di Softweb comprendiamo l’importanza di questi aspetti e ci impegniamo a fornire soluzioni digitali sicure e conformi al GDPR. Dallo sviluppo di siti web ed e-commerce alla gestione dei software CRM, garantiamo che ogni strumento sia progettato con la privacy al centro.

In particolare, come partner di Iubenda, offriamo ai nostri clienti un servizio completo per la gestione delle policy privacy e cookie, assicurando che ogni progetto sia conforme e protetto da eventuali rischi legati alla protezione dei dati.