Softweb Srl

L'importanza del colore nella definizione della Brand Identity: Il caso Tiffany

Tabella dei Contenuti

Il primo negozio di Tiffany & Co. è stato aperto il 18 settembre 1837, ben 187 anni fa a New York City, da Charles Lewis Tiffany e John B. Young. E noi, amanti di brand strategy e comunicazione, non potevamo non dedicare a questo marchio un articolo super dettagliato.

Però ALT! 

Un passo indietro… 

Se dettagliati dobbiamo essere, allora è bene sottolineare che, in realtà, il primo negozio di Tiffany & Co. si trovava a Broadway e vendeva articoli di cancelleria e beni di lusso

Tuttavia, con il tempo il brand si è evoluto in uno dei più prestigiosi rivenditori di gioielli al mondo, diventando famoso per i suoi diamanti e per l’iconico “Tiffany Blue (o turchese Tiffany) simbolo di eleganza e raffinatezza.

Questo specifico tono di blu, è riconosciuto in tutto il mondo e ha contribuito in modo significativo a plasmare l’immagine di Tiffany come marchio di lusso. Standardizzato poi da Pantone, il “Tiffany Blue” non è solo un colore, ma un simbolo di stile che evoca aspirazioni, esclusività e una tradizione che resiste al passare del tempo.

Questo articolo esplora come Tiffany & Co. abbia utilizzato il colore per influenzare le percezioni dei consumatori e mantenere la sua rilevanza attraverso una coerenza visiva che ha reso il marchio intramontabile.

Psicologia dell'utente davanti al colore: partiamo dalle basi

Capire le basi della psicologia del colore nel marketing ci permette di capire come, le aziende, possono influenzare i comportamenti dei consumatori e creare legami emotivi attraverso l’uso strategico delle tonalità

Quindi, affrontiamo prima la teoria…

I colori non solo evocano associazioni profonde e spesso inconsce, ma sono anche in grado di comunicare messaggi specifici e valori che rafforzano l’identità di un brand.

Ovviamente ogni colore porta con sé significati e sensazioni differenti. 

Facciamo degli esempi: 

  • Il rosso è spesso associato alla passione, all’energia e all’urgenza, motivo per cui viene comunemente utilizzato per promozioni o offerte speciali. Immagina, ad esempio, la scritta “SALDI”;
  • Il blu ispira fiducia e serenità, rendendolo un colore popolare tra banche e compagnie di assicurazioni;
  • Il verde è collegato alla natura, alla salute e alla freschezza, motivo per cui molti marchi legati alla sostenibilità lo utilizzano per creare un senso di tranquillità e eco-compatibilità;
  • Il nero è sinonimo di eleganza e lusso, spesso utilizzato da marchi premium per trasmettere raffinatezza e prestigio.


Il colore non influenza solo le emozioni, ma ha un impatto diretto anche sulle decisioni d’acquisto. Gli studi dimostrano che fino al 90% delle decisioni su un prodotto si basano sul colore, in particolare nelle fasi iniziali dell’interazione visiva. 

Ad esempio, un prodotto con un packaging accattivante o un logo ben studiato può sembrare più desiderabile o addirittura più costoso, anche se il prezzo rimane invariato.

Psicologia del colore nella brand identity Tiffany

Il colore, nel mondo del marketing, è uno strumento potente e versatile. Esso è in grado di evocare emozioni, associazioni e persino influenzare i comportamenti d’acquisto

Nel caso di Tiffany & Co., il colore è un elemento fondante della sua identità visiva, tanto da essere diventato un vero e proprio marchio di fabbrica.

Il blu Tiffany è un’icona del colore perché…

È un colore unico!

Il “Tiffany Blue“, è un colore registrato e protetto. Si tratta di una tonalità di blu pallido e brillante, che è diventato sinonimo di lusso, eleganza e romanticismo.

È associato alla calma, fiducia e stabilità!

Nel caso del blu Tiffany, la tonalità particolarmente luminosa e vibrante aggiunge un tocco di raffinatezza e distinzione, evocando un senso di desiderio e aspirazione.

Permette di ricollegarsi subito al marchio!

Il blu Tiffany è così strettamente legato al marchio Tiffany & Co. che, quando pensiamo a questo colore, ci viene immediatamente in mente la famosa gioielleria. Questa associazione è il risultato di decenni di marketing coerente e di un’identità visiva forte e riconoscibile.
Insomma, il caso di Tiffany & Co. dimostra come un colore ben scelto possa diventare un elemento distintivo e fondamentale per la costruzione di un brand di successo.

Tiffany & Co. e il film "Colazione da Tiffany": sinergia vincente

Il negozio Tiffany & Co. e il film “Colazione da Tiffany” (“Breakfast at Tiffany’s”) permettono di etichettare “Tiffany” come simbolo di lusso, eleganza e desiderio

Non a caso, il film, tratto dal romanzo di Truman Capote e interpretato da Audrey Hepburn, ha reso Tiffany & Co. parte della cultura popolare. La scena in cui Holly Golightly, il personaggio di Hepburn, guarda le vetrine di Tiffany al mattino mentre sorseggia un caffè rappresenta la sua aspirazione al lusso e all’eleganza, consolidando il marchio Tiffany come un sogno da raggiungere.

Il negozio diventa, quindi, un simbolo di raffinatezza e di una vita ideale, proprio come il “Tiffany Blue”, che rafforza l’identità del marchio. 

Il film ha elevato Tiffany da semplice negozio di gioielli a status icon, e ha permesso alla boutique sulla Fifth Avenue di diventare una meta turistica e culturale.

Blu Tiffany nella moda: andiamo oltre il marketing

Il “Tiffany Blue” non è solo un colore iconico legato al marchio Tiffany & Co., ma è diventato un simbolo di eleganza anche nel mondo della moda. La sua influenza va oltre il marketing, intrecciandosi profondamente con il linguaggio stilistico delle passerelle e delle tendenze sartoriali.

Il famoso colore Tiffany, fu scelto da Charles Lewis Tiffany nel 1837 per la copertina del suo Blue Book, una raccolta annuale di gioielli esclusivi. Fin da subito, il colore fu associato a lusso e desiderabilità, diventando un marchio di fabbrica non solo per la gioielleria, ma anche per un concetto di eleganza timeless. Il “Tiffany Blue” è stato poi standardizzato da Pantone, come già accennato, con il codice 1837 in onore dell’anno di fondazione dell’azienda.

Questa tonalità, leggera e fresca, è stata riproposta in abiti, accessori e calzature per evocare il fascino e la raffinatezza associati a Tiffany & Co. Case di moda e grandi stilisti, particolarmente nel settore haute couture, hanno incluso il blu Tiffany nelle loro collezioni.

L’influenza del “Tiffany Blue” si estende anche all’estetica contemporanea e minimalista, dove il colore viene percepito come simbolo di purezza e pulizia nelle linee e nei materiali. Nel corso degli anni, celebrità e influencer hanno scelto abiti e accessori di questa tonalità, rendendola sinonimo di uno stile chic ma senza tempo. Anche i red carpet e le sfilate di moda di alta gamma hanno ospitato il colore Tiffany, contribuendo a consolidare il suo status di simbolo di moda globale.

Sebbene Tiffany & Co. resti il custode principale di questo colore, il “Tiffany Blue” ha trovato il suo spazio anche nella moda prêt-à-porter, ispirando tendenze nelle collezioni di primavera-estate. La tonalità si presta bene non solo all’abbigliamento formale, ma anche a stili casual e freschi, soprattutto nel settore dei capi d’abbigliamento leggeri e degli accessori. 

Blu Tiffany: tutela del marchio del colore

Abbiamo già accennato al fatto che il blu Tiffany è diventato un elemento talmente distintivo da spingere Tiffany & Co. a intraprendere un percorso di tutela legale per preservarne l’esclusività

Ma come si tutela un colore? Quali sfide ha dovuto affrontare il celebre marchio di gioielleria?

La registrazione di un marchio di colore, pur essendo più complessa rispetto a quella di un logo o di un nome, è possibile. Tuttavia, affinché una tonalità possa essere registrata come marchio, deve possedere una caratteristica distintiva tale da permettere al consumatore di associarla immediatamente a un determinato prodotto o servizio. Sarà scontato dire che nel caso del blu Tiffany, la sua lunga associazione con il marchio e la sua diffusa notorietà hanno reso possibile questa registrazione.

Le sfide riscontrate nella tutela saranno state sicuramente numerose, come ad esempio:

  • Generi di prodotti o servizi: la registrazione di un marchio di colore è limitata a specifici generi di prodotti o servizi. Tiffany, ad esempio, ha registrato il suo blu per l’utilizzo su gioielli, confezioni e altri prodotti legati al settore della gioielleria;
  • Conflitti con altri marchi: la registrazione di un marchio di colore può entrare in conflitto con i diritti di altri marchi, soprattutto se esistono colori simili già registrati.
  • Uso generico: un’altra sfida è quella di evitare che il colore diventi un termine generico, ovvero un termine che indica una categoria di prodotti o servizi piuttosto che un marchio specifico.


Alla luce di quanto premesso, è facile dedurre che Tiffany & Co. deve monitorare costantemente il mercato per individuare eventuali utilizzi non autorizzati del suo caratteristico colore. Questa sorveglianza richiede l’uso di strumenti di monitoraggio legale e digitale per scoprire contraffazioni o imitazioni del marchio. Il marchio Tiffany, infatti, ha spesso dovuto fare attenzione a possibili abusi da parte di concorrenti, piccole imprese o persino creativi che cercavano di utilizzare il colore per capitalizzare il suo prestigio. 

Quando vengono riscontrate violazioni, Tiffany & Co. può intraprendere azioni legali per far cessare l’uso non autorizzato del colore. Questo avviene attraverso cause di violazione del marchio e richieste di risarcimento del danno.

Brand identity e Tiffany & Co.: considerazioni finali by Softweb

Nel nostro contesto, quello del marketing digitale, la brand identity di Tiffany & Co. rappresenta un esempio di straordinaria efficacia di comunicazione visiva e di utilizzo strategico del colore

Il successo del marchio non si basa solo sull’eredità storica o sul prestigio dei suoi prodotti, ma soprattutto su una strategia coerente che abbraccia il marketing online e offline in modo sinergico.

Sappiamo e saprete bene, che nel panorama digitale, dove l’attenzione dei consumatori è frammentata e la concorrenza è feroce, il riconoscimento immediato di un marchio è essenziale. La presenza del “Tiffany Blue” nei banner pubblicitari, sui social media e nel design del sito web di Tiffany crea un’esperienza di brand coesa e riconoscibile, mantenendo alta la percezione del valore del marchio.

Un aspetto fondamentale nel marketing digitale è la user experience (UX). 

Tiffany & Co. ha saputo integrarsi perfettamente in questo contesto, offrendo un’esperienza digitale fluida e coinvolgente. Il sito web di Tiffany, così come le sue piattaforme social, è progettato con un design pulito ed elegante che riprende costantemente il “Tiffany Blue” come elemento centrale. In poche parole questo colore diventa una guida visiva, un simbolo che orienta l’utente all’interno dell’ecosistema del brand, rendendo l’interazione con il marchio memorabile e coerente con i valori percepiti.

Un altro elemento chiave della strategia di Tiffany & Co. nel marketing digitale, che è doveroso evidenziare, è rappresentato dalle partnership strategiche

Collaborazioni esclusive con brand di lusso o artisti di fama mondiale hanno permesso a Tiffany di creare collezioni limitate e desiderabili, generando un forte buzz mediatico. Un esempio recente è la collaborazione con Nike, che ha portato alla creazione di sneakers di lusso, una mossa che ha permesso a Tiffany di ampliare il proprio pubblico, attirando l’attenzione di una clientela più giovane e dinamica

Questa partnership non solo ha esteso il raggio d’azione del marchio, ma ha anche consentito di esplorare nuovi segmenti di mercato, coniugando lo stile iconico di Tiffany con la cultura streetwear.

È quindi chiaro: nel marketing digitale, Tiffany & Co. ha dimostrato che un colore non è solo un elemento estetico, ma una leva strategica!